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Ecco cosa fare se la siepe del vicino invade la tua casa.

Ecco cosa fare se la siepe del vicino invade la tua casa.

Quando la siepe del vicino invade l’altra proprietà è possibile correre ai ripari: ecco cosa dice il Codice Civile e come risolvere il problema

Con l’arrivo della primavera, cresce la voglia di vivere pienamente gli spazi a cielo aperto della propria casa. Tuttavia, possono nascere dei problemi se la siepe del vicino invade la proprietà affianco arrecando danni di ogni tipo, per esempio impedendo il passaggio delle persone, il parcheggio della macchina o limitando la vista su un bellissimo panorama. Questo tipo di controversia è piuttosto comune tra vicinati. Per capire come muoversi occorre prendere come riferimento le distanze tra proprietà stabilite dalla Legge. La normativa di riferimento è contenuta nel Codice Civile che stabilisce anche quanto devono stare lontani alberi e siepi tra un’abitazione e l’altra ma anche cosa fare in caso di danno.

  • Quanto devono stare lontane le siepi del vicino?
  • Si può potare la siepe del vicino?
  • Cosa sono gli atti emulativi?

Quanto devono stare lontane le siepi del vicino?

Secondo l’articolo 896 del Codice Civile se i rami di una casa invadono la proprietà accanto si può chiedere al  vicino di tagliarli. Ma la questione è diversa quando si parla di radici. In quest’ultimo caso, anche il proprietario della casa “invasa” può tagliare autonomamente le radici. Se, invece, i rami cadono verso l’altra proprietà dovrà essere il proprietario dell’albero a occuparsi della potatura e non il proprietario della casa danneggiata. Il Legislatore ha deciso così perchè, nel caso dei rami, è necessario salire sull’albero e potare e quindi la persona danneggiata arriverebbe a invadere un’altra proprietà se lo facesse di sua volontà.

Per non incorrere in sanzioni, secondo l’articolo 892 le distanze da mantenere sono:

  • 3 metri per alberi ad alto fusto
  • 1,5 metri per alberi non più alti di 3 metri
  • mezzo metro in caso di alberi non più alti di 2,5 metri, siepi, visti e arbusti.
  • 1 metro se le siepi sono di ontano, castagno o piante che hanno bisogno di essere potate periodicamente
  • 2 metri per siepi di robinie

Se c’è un muro divisorio tra le due case non è necessario rispettare queste distanze, a patto che le piante non superino in altezza il muro. Se il vicino non intende occuparsi della siepe che invade la casa vicina si può intraprendere un’azione legale.

Si può potare la siepe del vicino?

Secondo l’articolo 894 del Codice Civile il vicino può pretendere che siepi e alberi che invadono il suo spazio vengano tagliati, ma non si può in alcun modo provvedere alla potatura. Insomma, deve essere il proprietario ad occuparsene. Se si agisce in questo modo si rischia, a propria volta, di cadere in problematiche di tipo legale.

Allora, come si procede? Innanzitutto, dopo aver tentato inutilmente la via del dialogo, si può inviare una lettera di diffida e se questa non convince il destinatario a potare la siepe si procede chiedendo un incontro in tribunale. Qualora l’albero o la siepe rappresentino veri e propri pericoli per il vicino si può chiedere un provvedimento d’urgenza all’autorità giudiziaria. In particolare, si può fare nel caso in cui la siepe presenti delle spine e si trovi in un luogo di passaggio oppure se l’albero sia pericolante e rischi di colpire persone di passaggio.

Per approfondire: Siepe attorno alla casa, tutti i permessi necessari

Cosa sono gli atti emulativi?

In qualche caso, il vicino può piantare alberi e siepi solo per dare fastidio o danneggiare la proprietà accanto. In questo caso si parla di atti emulativi, che vengono citati nell’articolo 833 del Codice e sono assolutamente vietati. Una persona può denunciare il vicino se si accorge che sta commettendo questo tipo di ingiustizia. Per esempio, se pianta un albero con lo scopo di impedire il passaggio verso la proprietà vicina, se pianta una siepe che delimita il panorama del vicinato e così via. In questo caso, non solo dovrà eliminare ciò che reca danno ma dovrà anche risarcire il danno. Per arrivare a questo solitamente si deve passare per vie legali.

Infine, spesso la siepe nasce per un comune accordo tra vicini: decidono di realizzarla al posto del muro divisorio per delimitare le proprietà. In questo caso entrambi devono occuparsi della manutenzione dividendo le spese al 50% sia per quanto riguarda la potatura, sia per quanto riguarda innaffiatura e gestione.

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(Articolo tratto da pgcasa.it)